Anche la seconda asta per la vendita del ramo d’azienda dell’ex Calcio Catania 1946 è andata deserta.
Nessuna busta depositata al Tribunale, che alle 16.03 ha dichiarato conclusa la procedura.
Di Benedetto Mancini nessuna traccia, nonostante l’iscrizione nella giornata di ieri della società “FC Catania 1946 Srl” con capitale sociale di soli 10 mila euro.
Nessuna cauzione depositata in Tribunale, nessuna pec: il nulla.
L’ennesimo bluff dell’imprenditore romano, che anche a Latina e Rieti non aveva lasciato ricordi positivi.
A questo punto, la palla passa in mano ai curatori fallimentari, che dovranno decidere se prorogare nuovamente l’esercizio provvisorio, in scadenza il 7 marzo.
Il futuro del calcio a Catania, però, è sempre più a rischio.
“Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale – scrive il Tribunale – si comunica che in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania S.P.A è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione”.
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